A cura di Claudio Romiti
Analizzando lo splendido cross “Tenuta Le Velette”, giunto alla IX° edizione, non possiamo esimerci dal porre in risalto l’Azienda che lo ospita da sempre con ammirevole disponibilità e prodigalità nei riguardi degli atleti e dei loro accompagnatori. Si tratta di una azienda vinicola storica, fondata nel 1857 dalla Famiglia Felici, la quale fin dagli albori raggiunse i massimi livelli sul piano della qualità enologica, come attestano i tanti riconoscimenti dell’epoca. Ma è intorno al 1950 che avviene un ulteriore, notevole progresso, grazie al connubio tra il brillante agronomo Marcello Bottai e la sua consorte Giulia, discendente della medesima famiglia Felici, i quali scelsero di investire il loro futuro nello sviluppo non solo della Tenuta avita, bensì dell’intero comprensorio, determinando un grande salto di qualità sul piano della produzione locale. Un passo fondamentale che in seguito avrebbe permesso la nascita dell’attuale Consorzio di tutela dei vini di Orvieto. Vini i quali, è quasi pleonastico ricordare, sono oramai famosi ed apprezzati in tutto il mondo.
Per quanto riguarda il cross, che ha raccolto al via oltre150 atleti, esso è stato organizzato con la solita competenza dall’ affiatato Gruppo Podistico Amatori Libertas Orvieto. Tra questi ultimi mi sembra doveroso citare il presidente e Amico di sport Sergio Viola che, benché afflitto da tempo da molti acciacchi, al pari di chi scrive, quando il circuito delle campestri fa tappa in quel de “Le Velette” non resiste alla tentazione di indossare almeno in questa occasione, come in effetti è avvenuto, le classiche scarpette chiodate e gettarsi nella mischia, per così dire.
Il percorso, molto variabile anche sul piano del fondo, che spesso alterna tratti duri e drenanti con altri particolarmente fangosi, oggi si può dire che sia rimasto nell’insieme relativamente compatto, consentendo anche a chi correva con le scarpette da strada di affrontare con una certa regolarità il suo sforzo. Tranne ovviamente il punto critico posto quasi alla fine dell’anello di gara, dopo un lungo tratto pianeggiante con alcune ondulazioni che conducono verso il punto citato punto critico . In sostanza trattasi di un passaggio assai ostico e reso ancor più difficile dal terreno fangoso, soprattutto se vi si arriva avendo speso troppo in precedenza, che inizia con una discesa molto ripida a cui fa seguito una altrettanto impervia salita. Salita di circa 100 metri che nell’ultimo giro va affrontata in apnea, dato che il traguardo è situato a circa 250 metri dallo scollinamento, alla fine del magnifico viale alberato che riporta i concorrenti all’ingresso della suggestiva Tenuta che sovrasta da Sud-Est la valle di Orvieto.
Il tutto è stato poi incorniciato da una giornata dominata da uno splendido sole, in un clima freddo ma asciutto. Ed in questo contesto la pattuglia dei nostri irriducibili podisti della Volumnia Sericap si sono assai ben comportati, a parte il caso del simpatico Paolino Bracardi il quale, essendosi probabilmente “allenato” troppo sulle doviziose tavolate natalizie, si è limitato ad una salutare passeggiata, concludendo i circa 7,5km di gara in 57:48. Ma siamo sicuri che nel prossimo e conclusivo cross di Foligno non mancherà di rifarsi.
Molto buona la gara del presidente Raffaele Bottoloni che ha concluso gli oltre 5km previsti per la gara breve in 26:25, cogliendo un’ottima settima piazza di categoria tra gli over 60, meritandosi una gustosa salsiccia natalizia, e dimostrando una condizione in crescita, soprattutto in previsione dell’ambizioso obiettivo di una Strasimeno da 57 km.
Altrettanto in crescita la condizione del più giovane del gruppo, Marco Santantonio, il quale completando la corsa in 35:05 è giunto decimo nella categoria degli over 35 con tanto di premio a suggello.
Assolutamente encomiabile la prova di Enrico Tribbioli, che corre nell’affollata categoria degli over 50, affrontata a buon ritmo e grande regolarità. 39:24 il suo non disprezzabile tempo, arrivando sedicesimo di categoria.
A questo punto non resta che darci appuntamento alla tappa conclusiva del criterium, che come detto di terrà a Foligno, cercando di sostenere per quanto ci è possibile l’interesse per l’antica e nobile specialità del cross country.