Dozza Wine Trail già il nome evoca scenari e situazioni interessanti questo il commento! Più che dall’aspetto tecnico del percorso e dal fatto che si trattava di una prima edizione, ci siamo imbarcati in quest’avventura proprio grazie al nome della manifestazione WINE TRAIL, 4 ristori lungo il percorso in altrettante cantine vinicole……..così recitava il volantino!
Dozza comune della provincia di Bologna è considerato uno dei più caratteristici borghi medievali dell’Appennino Tosco-Romagnolo, sia per lo stato di conservazione sia per il paesaggio nel quale è immerso. Vitigni e colline dolci (solo a parole, nei fatti belle toste), incorniciano il borgo medievale sormontato dalla maestosa rocca sforzesca, questo lo scenario perfetto per il nostro primo esordio ad una gara di trail.
Quattrordici chilometri circa per 400 metri di dislivello positivo, un trail breve ma tuttosommato impegnativo dal punto di vista muscolare che racchiude in se numerose variazioni di percorso. Si va dallo strappo ripido e cattivo, al falsopiano che di falso avrà veramente poco, alla discesa in picchiata (tecnica) dal fondo erboso reso sdrucciolevole dalla pioggerellina simil autunno che ci ha accompagnato lungo tutto il percorso, rendendolo umido ed a tratti fangoso, ma corribile senza particolari patemi.
Pronti…. via….. ha detto lo speaker e cosi siamo partiti dopo un centinaio di metri di asfalto (gli unici del percorso) eccoci subito impegnati in una discesa mozzafiato, neanche il tempo di scaldare i muscoli ed è subito salita, tutto il percorso è stato un sali scendi continuo, gli unici punti di piano quelli adiacenti ai ristori, comunque sempre troppo poco per far rifiatare i muscoli delle gambe. Già i famosi ristori nelle cantine vinicole…. (motivo per cui siamo partiti da Perugia alle 5,30 AM ed abbiamo deciso di inscriverci), ci voleva un pò di incoscenza e spirito goliardico per prendere un bicchiere di vino, ma all’ulitmo ristoro a 2,5 km dal traguardo abbiamo rotto gli indugi un bel bicchiere di Sangiovese bello fresco e mosso e gli ultimi passi di questa bellissima esperienza sono andati via lisci, lisci si far per dire in quanto gli organizzatori in vero stile hard run hanno piazzato una bella scalina ripida a meno di 500 mt dall’arrivo che a dirla tutta un pochino abbiamo accusato.
Per la cronaca abbiamo terminato intorno alla 125° posizione sui 150 arrivati, tagliando il traguardo in rigorso ordine di numero di pettorale 58, 59 e 60 agevolando anche gli organizzatori al momento della trascrizione dell’ordine di arrivo i quali ci hanno pure ringraziato :)
Comunque anche se stanchi e con le gambe doloranti una certezza l’abbiamo maturata…..il prossimo anno ci rifocilleremo con il Sangiovese già dal primo ristoro……
(Articolo di Alessandro Bolano)
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